----Hong Kong
ore 19:27 CEST. Arriva un messaggio sulla chat. Da aprile, dopo gli scatti, Rebecca e Kee Hong avevano individuato un luogo per l'affissione – affiggere il poster liberamente su un muro nello spazio urbano non è più possibile a Hong Kong, troppo pericoloso in termini di segnalazione politica. L'idea dunque era farlo in collaborazione con PRÉCÉDÉE, uno spazio d'arte (privato) che ha una vetrina aperta sulla strada, che funziona dunque come uno spazio pubblico, H24. Un altro modo per aggirare la censura, e tenere i lavori il più possibile accessibili.
Ma, dati i contenuti del lavoro, PRÉCÉDÉE non se la sente di collaborare – il rischio è l'accusa di violare le leggi sull'oscenità in pubblico. Gli spazi artistici – ci spiega Kee Hong – stanno diventando sempre più timorosi, l'atmosfera politica è molto pesante. Propone di pensare alla possibilità di affiggerlo in uno spazio al chiuso, o in spazi legati al sesso. Dobbiamo rimandare. Fare altre ricerche.