Kassel, documenta15
Sono [ilenia] a documenta15 per partecipare a un workshop che intreccia teorie e pratiche sul fare delle artistx nel creare altre-istituzioni, Practitheorizing Counterinstitutions, organizzato dal gruppo di ricerca IMAGINART, basato all'Università di Amsterdam, formato da ricercat^, artist^ e attivist^. Siamo al WH22 (AKA), nello spazio dellx artistx palestinesi, che hanno subito attacchi, insieme al collettivo curatoriale ruangrupa, fin dall'apertura della mostra. Nei giorni che siamo lì, gli attacchi si rinnovano – il governo tedesco ha istituito una commissione "scientifica" con il compito di valutare il presunto antisemitismo della mostra. Il presupposto è: antisionismo e critiche allo stato di Israele = antisemitismo. Da mesi lx artistx denunciano la censura e gli attacchi, anche fisici, in un generale clima di aggressione islamofobica. Il 10 settembre fanno uscire una lettera, in cui aprono questioni importantissime per il mondo dell'arte: le forme di razzismo e di discriminazione, il controllo sulla produzione e le opere, i saperi mobilitati. SIAMO ARRABBIATX, SIAMO TRISTX, SIAMO STANCHX, SIAMO UNITX. documenta15 è stato un processo collettivo di moltiplicazione, a partire dalla chiamata del collettivo ruangrupa / un collettivo di collettivi, di artistx e di gruppi che a loro volta hanno chiamato altri gruppi e altri collettivi, in un meccanismo esponenziale che ha popolato la direzione artistica e il concetto stesso di curatela, anche attraverso un principio di redistribuzione dei fondi e delle risorse.